Quando penso alla musica nei videogiochi, mi vengono subito in mente le colonne sonore originali di Super Mario Bros e di Street Fighter, ma al tempo stesso anche le musiche di Fifa, soprattutto negli anni appena precedenti al 2000. Per non parlare della musichetta del Tetris o di altri arcade rimasti nella Storia! Ecco, basta sentire pochi secondi di queste incredibili colonne sonore che ci sentiamo catapultati nel passato.
Le colonne sonore di ieri e di oggi
Un tempo non erano molti gli sviluppatori di videogiochi che prestavano tutta questa attenzione alla colonna sonora. Ci sono grandissimi esempi, come quelli che abbiamo citato, ma la musica nei giochi per lo più era accessoria. Oggi invece rappresenta una parte importantissima del processo di narrazione, come vedremo.
Perché la musica nei videogiochi è importante?
La musica è uno strumento in grado di influenzare le emozioni e di creare un tono di voce per la narrazione. Al pari dei film, anche nel mondo del gaming molti appassionati considerano la colonna sonora come la base per l’impostazione della scena. La natura proattiva dei videogiochi consente un’esperienza più coinvolgente rispetto al film: siamo noi a controllare le sorti dell’eroe, non seguiamo passivamente gli accadimenti. La musica giusta può guidarci, coinvolgendoci, in questo processo di scelta delle azioni.
La musica dei videogiochi: a ogni genere il suo
Negli ultimi anni, l’industria del gaming ha investito soldi e attenzione nella scelta delle colonne sonore, soprattutto all’interno del genere horror, forse perché qui è ancora più importante creare la giusta atmosfera, un misto di inquietudine e morbosa curiosità che tiene il giocatore con il fiato sospeso. Allo stesso modo, molti sparatutto hanno capito che una colonna sonora studiata ad hoc può migliorare notevolmente l’esperienza di gioco – basti pensare al remake di Doom.
Controllo delle musica per il giocatore
In Grand Theft Auto abbiamo un’idea rivoluzionaria (anche se in realtà è adottata anche da altri titoli) di controllo della musica da parte del giocatore: ogni volta che prendiamo un mezzo di trasporto dotato di autoradio, infatti, troviamo una vasta collezione di stazioni radio che il giocatore può scegliere e ascoltare mentre guida. Un metodo davvero unico per unire esperienza di gioco e colonna sonora.
Musica e videogiochi: chi influenza l’altro?
Se è verissimo che la musica giusta può cambiare completamente l’esperienza di gioco – pensiamo di uccidere zombie con il metal sotto oppure con Morandi – è accaduto molto spesso che fosse il gioco a cambiare le sorti della musica e soprattutto la carriera di un musicista: pensiamo alle colonne sonore di Fifa, che da sempre alternano gruppi famosi a new entry, rendendo popolari artisti fino a quel momento poco conosciuti.
Man mano che i videogiochi sono diventati sempre più mainstream, le colonne sonore sono diventate più importanti e centrali. Questa tendenza continuerà sicuramente nei prossimi anni, ed è un’ottima cosa sia per l’industria dei videogiochi che per l’industria musicale, che a ben vedere hanno molto in comune anche a livello di target.