La discussione è accesissima, e personalmente trovo sempre molto difficile fare le classifiche. In questo caso, però, ho pensato e ripensato ai migliori giocatori di scacchi di sempre, ho confrontato i dati e sono arrivata a condividere la mia personale classifica con tutti gli appassionati del mondo scacchistico. Eccola qua!
Medaglia d’oro per Magnus Carlsen
Il migliore in assoluto, l’attuale e imbattuto campione del mondo di scacchi, leggenda vivente ed esempio assoluto con il suo modo di giocare innovativo e sempre vincente. Praticamente indistruttibile sulla scacchiera, una vera e propria macchina da guerra.
Ha cominciato a dimostrare il suo talento da giovanissimo, già a 13 anni ha conseguito il mirabile titolo di Gran maestro, era il 2004.
Pochi anni dopo, siamo nel 2009, Magnus Carlsen raggiunse l’incredibile punteggio Elo di 2800 e l’anno successivo diventò il numero 1 del mondo della classifica FIDE. Nel 2013, a 23 anni, Magnus Carlsen trionfò contro l’allora campione del mondo Vishy Anand in un’avvincente serie di 12 partite, facendo suo il titolo mondiale e mantenendo fino ad oggi.
Medaglia d’argento per Garry Kasparov
Scacchista nato, iniziò la sua formazione nella scuola di scacchi di Mikhail Botvinnik all’età di 10 anni. A sedici anni, nel 1979, si iscrisse per caso a un torneo professionistico e lo vinse, e cinque anni dopo arrivò il trionfo contro Anatoly Karpov che gli valse il titolo di campione del mondo, che conservò per ben 16 anni, fino al 2000, quando Kramnik lo batté in una fantastica partita che tutti ricordano ancora.
Si è ritirato dal mondo professionistico presto, nel 2005, dopo 20 anni di trionfi, e per questo molti di noi sperano ancora di vederlo giocare contro i nuovi, bravissimi giovani degli scacchi, su tutti i numero uno al mondo Carlsen.
Medaglia di bronzo per Bobby Fischer
Forse il più forte in assoluto, non lo sapremo mai. Di sicuro non è riuscito a dimostrare tutto il suo valore di scacchista, nella sua travagliata vita privata e professionale. Fatto sta che moltissimi appassionati lo considerano il fenomeno per eccellenza: nel 1970 vinse ben 20 partite di fila, due anni dopo diventò campione del mondo a Reykjavik battendo Boris Spassky.
Aveva 29 anni e fu il primo statunitense a trionfare sul tetto del mondo, grande orgoglio contro i campioni sovietici di sempre, ma tre anni dopo si rifiutò di difendere il titolo in protesta alla nuova formula del Campionato mondiale. Da lì in poi smise di giocare a scacchi a livello professionistico, purtroppo.
Ci sono stati tantissimi scacchisti fenomenali che dovremmo citare, ma questi tre sono in assoluti i migliori, i più rappresentativi, almeno e a loro modo, di un gioco e uno sport meraviglioso.